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21 Febbraio 2024

Delisting anche per Tweppy (ex CasaSold). Dura solo 3 anni l’avventura in Borsa dell’immobiliare

di Maurizio Cannone

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Non si allenta la spinta a lasciare Piazza Affari, in particolare da parte delle aziende quotate sull’ex Aim oggi denominato Euronext Growth Milan. Ora il delisting tocca al settore immobiliare e riguarda Tweppy, ex CasaSold, quotata nel 2021 a 3,3 euro per azione. Oenne e Hodl Srl hanno lanciato un’OPA con obiettivo delisting sulla totalità delle azioni ordinarie dedotte le 1.404.000 azioni (rappresentative del 60,32% del capitale) che sono in mano agli offerenti e alle persone che agiscono di concerto.
Oenne è controllata da Omero Narducci, presidente di Tweppy, mentre Hodl fa capo a Stefano Dallago, l’amministratore delegato della società. Algebris Investments detiene il 6,99%.

Il prezzo offerto per il conferimento delle azioni è stato fissato a 1 euro, prezzo che ha portato il titolo a chiudere la seduta di oggi a +26,45% per adeguarsi al valore dell’offerta. Valore che porta la capitalizzazione borsistica a 2,2 mln di euro, cifra che palesemente non giustifica la permanenza sul listino.

Le aspettative erano diverse al momento della quotazione il 18 marzo 2021 col prezzo fissato a 3,33 euro. Ha chiuso il primo semestre 2023 con un valore della produzione di 0,978 milioni (-22,90%), ricavi netti da attività ordinaria per 1,063 milioni (-15,10%) e un risultato netto negativo di 72.000 euro con una posizione finanziaria netta di 1,084 milioni (debito netto), rispetto a 0,577 milioni di cassa netta un anno prima per via dell’acquisizione, da parte di CasaSold, di Tweppy. A pesare sui conti, non solo il rialzo dei tassi, ma anche il Superbonus del 110% che ha incentivato i proprietari delle case a effettuare la ristrutturazione in proprio invece che affidarsi a specialisti esterni come Tweppy appunto.

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